Skip to content

Blog

La Reggia di Carditello

reale tenuta di carditello

Situata nel Comune di San Tammaro, a circa 4 chilometri dal centro abitato, la Reggia di Carditello appare assai piccola e spartana, più che altro una tenuta di campagna seppur ricca e dall’architettura mirabile. Eppure, possiede un fascino che solo pochi complessi monumentali possono vantare e, come vedremo più avanti, oggi è diventata un simbolo di riscatto per il territorio casertano.

Gli eleganti appartamenti riservati al sovrano e la Cappella reale dell’Ascensione non sono altro che una piccola sezione di quella che era una grandissima azienda agricola modello, un sistema complesso ed all’avanguardia che si estendeva per quasi 2.100 ettari.

L’architettura neoclassica, pur inserendo al centro del complesso il Casino di Caccia reale, lo affianca con stalle, edifici e magazzini destinati alle attività produttive.

Boschi, campi a seminativo, zone paludose, allevamenti di bufale da latte, utilizzo di attrezzature moderne e tecniche agronomiche all’avanguardia: la vastità della tenuta consentiva la convivenza delle attività di svago reali con quelle più prettamente produttive.

E’ a Carditello che molto probabilmente è nata la prima mozzarella di bufala (o qualcosa di molto simile), oggi uno dei prodotti DOP di punta che identificano il territorio casertano.

Nel complesso, fu un esperimento (riuscito) dell’illuminato sovrano di Napoli, che considerò la Reggia di Carditello non solo una base comoda per le sue amate battute di caccia quanto un vero e proprio laboratorio di sperimentazione agraria, un’azienda modello in cui applicare metodi di coltivazione e di allevamento innovativi per la sua epoca, il contraltare agricolo della sua visione industriale anticipatrice che aveva trovato compimento nelle Reali seterie di San Leucio, considerate la fabbrica ideale.

Visitare la Reggia di Carditello oggi significa trovarsi al cospetto di un monumento che sta rinascendo ed è ancora in progress: i restauri per riportarla al suo antico splendore non sono del tutto terminati – restano da completare i lavori per il ripristino degli appartamenti reali – tuttavia già così come appare ora permette di comprendere quanto l’edificio potesse essere magnifico e impressionare positivamente i nobili ospiti di Re Ferdinando.

Sostanzialmente era un edificio che doveva rispondere ai desideri ed alle necessità maschili: sebbene la Regina Maria Carolina frequentasse la Reggia di Carditello, era soprattutto il Re ad utilizzarla.

L’architettura della Reggia di Carditello

Dall’edificio principale della Reggia di Carditello si diramano poi due ali simmetriche a T, intervallate da palazzine squadrate, dove trovano spazio abitazioni, magazzini e scuderie.

Sobrie le decorazioni: le mura sono arricchite da lesene ed il terrazzo del casino di caccia mostra quel che resta di una collezione di statue che rappresentano guerrieri muniti di elmo. Sulle pareti degli edifici che chiudono ai lati il complesso si trovano meridiane solari che consentivano ai contadini di conoscere con una certa precisione i tempi del lavoro.

Tutto lo spazio antistante è occupato da un enorme spazio ovale, un tempo in terra battuta ed oggi con un bel prato verde, scandito ai lati da due fontane con obelisco ed al centro da un tempietto neoclassico. A vederla oggi, non si immagina certo che questa piazza d’erba fosse una pista equestre, destinata all’addestramento dei cavalli ed alle loro evoluzioni. E il tempietto era la postazione privilegiata da cui il Re poteva ammirare i suoi cavalli.

Visitare Carditello: il suo presente e il suo futuro

Oggi a Carditello vengono organizzati eventi pubblici come Jazz & Wine, appuntamenti musicali di richiamo, viene promossa la valorizzazione del sito ed oltre all’allevamento dei cavalli è stata avviata la produzione di miele, caffè, vino a marchio Carditello con uso di vitigni autoctoni Asprinio e Pallagrello.

Come afferma l’ing. Roberto Formato, Direttore della Fondazione Real sito di Carditello, “La missione di Carditello (…) si concentra sul ruolo sociale dei musei e dei siti culturali (…) favorendo la partecipazione della comunità non solo sul fronte culturale, ma anche in campo ambientale e di attivismo civico” (fonte: https://www.fondazionecarditello.org/website/inclusione/)

Alla Reggia di Carditello è possibile fare attività di ippoterapia, yoga, un percorso benessere nel bosco degli eucalipti e da qualche tempo vi è la possibilità di salire a bordo di una mongolfiera per un volo vincolato sopra la Reggia.

Il volo in mongolfiera ha un costo assolutamente sostenibile proprio per consentire a tutti di provare un’esperienza unica e attrarre visitatori nel sito di Carditello.

 

Per prenotare e organizzare un tour o un trasferimento, puoi:
visitare il sito ufficiale e fare tutto da li,
chiamarci ai numeri +39 081 3417101 o +39 3288058000 (attivo H24),
inviarci un’email a info@napolincc.com
La nostra sede è a Via Isac Rabin, 9 – 80024 Cardito – NA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Apri la chat!
1
Possiamo esserti utili?
Possiamo aiutarti a scegliere!
Ciao, se hai bisogno di maggiori informazioni, scrivici!